Roma, 15 mag. (askanews) -I rappresentanti delle associazioni StudiCentro, Movimento Studenti Cattolici e Movimento Studentesco Nazionale che erano state convocate a Palazzo Chigi dal governo sulla riforma della scuola, hanno scritto oggi al Corriere della Sera chiedendo una rettifica del titolo “noi studenti presi in giro dal governo” e descrivendo le loro richieste al governo, come quelle di “rafforzare e garantire le previsioni sul diritto allo studio; di riconoscere il diritto della libertà di scelta educativa, rafforzando gli sgravi fiscali per le famiglie che iscrivono i propri figli negli istituti paritari, che – come sancito da legge – costituiscono la scuola pubblica; la reintroduzione della Carta dello Studente, con la quale si ha accesso ad alcuni benefici per il personale accrescimento culturale; di sostenere le imprese che si aprono a percorsi di scuola-lavoro; di garantire e potenziare lo strumento del curriculum dello studente, già attivo in altri paesi d’Europa e di dare esecuzione allo Statuto degli studenti in alternanza”. La lettera, a firma di Filippo Pompei di StudiCentro, Antonio Quondamstefano del Movimento Studenti Cattolici, Marco Micangeli del Movimento Studentesco Nazionale “va a colpire direttamente il fronte delle organizzazioni che aveva manifestato contro La Buona Scuola”.