(ANSA) – ROMA, 7 MAR – “Crediamo che la presentazione di oggi delle linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo, rappresenti non solo un colpo di coda ideologico che fa seguito al risultato elettorale, ma anche una gran perdita di tempo rispetto alle priorità, e le emergenze, a cui bisogna far fronte nella nostra scuola”.

Lo afferma Virgilio Falco, presidente dell’associazione StudiCentro.
“Impegnare del tempo prezioso, soprattutto allorquando dal ministero ci si aspetterebbe una maggiore attenzione sui tanti temi come l’edilizia scolastica, il gelo di questi giorni in molte classi e l’aggiornamento della didattica, sulla rimozione della parola ’dei’ dal ’collegio dei docenti’ o allo stabilire perentoriamente che il ministro debba essere chiamato ministra, non solo è incompatibile con le parole della Costituzione ma è
soprattutto – conclude Falco – una violenza alla lingua di Dante”.(ANSA).

 

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