Mentre oggi riaprono le scuole in Germania (come per altro sono già aperte in Danimarca, Cina, Sud Corea…), l’ Italia, pur essendo stato il primo paese ad essere colpito massicciamente in Europa, è l’unico dei 27 paesi EU ad aver deciso di riaprire i propri istituti educativi. A settembre.
Dopo una intensa analisi dei numeri del contagio, in coerenza con il miglioramento delle condizioni epidemiologiche in Italia, l’associazione StudiCentro crede sia necessario ritornare ad avere le nostre scuole aperte, alla luce del principio costituzionale di libertà educativa, sgravando dai genitori una custodia mattutina che rende impossibili numerose attività lavorative, per salvaguardare la psiche dei minori e considerando l’impatto marginale che ha il Covid-19 sui bambini e i giovani in particolare.
Quotando infatti il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’agenzia di sanità pubblica dell’Unione europea, la trasmissione da bambino ad adulto “sembra essere rara”.
Ovviamente questa apertura avverrebbe attuando un distanziamento sociale volto a prevenire un aumento dei contagi.
Tale programma di riapertura si attua in 4 passaggi:
1- lasciare chiusi gli istituti superiori e usare tutte le aule (inclusi laboratori e palestre) per le scuole elementari e medie;
2- suddividere classi in gruppi di 10 studenti, spostando negli istituti secondari di secondo grado intere sezioni delle altre scuole;
3- diffondere la lezione in streaming in 2 su 3 aule da un ordinario PC e utilizzando lavagne digitali, webcam e amplificatori con interrogazioni che si svolgono in classe;
4- la ricreazione si svolge in aula, alle elementari trasmettendo un cartone animato e alle medie con attività da distanza.
Gli studenti delle scuole superiori essendo più grandi rappresentano un minor problema per i genitori che lavorano e potrebbero continuare a seguire le lezioni online da casa lasciando libero lo spazio che manca per gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado.
In questo modo verrebbero attuati i tanti proclami di questi decenni perché la scuola “venga prima di tutto” e per insegnare un grande valore fondamentale ai nostri giovani cittadini: quello alla libertà.
#torniamoliberi